An American story
America delle mie brame, chi è il più libero del reame?
Dall'FBI a E Trends Magazine: la saga dei Mitrione d'America in 100 anni di storia.
Americanissimi e Strange Gossip Art
Ai Mitrione l'America affascina eccome. Avvocati a New York, campioni nel Minnesota, agenti federali a Washington da quasi un secolo. Un nome legato pure al Filegate di un'allora amministrazione Clinton, una tradizione che sembra non avere confini, un pionIerismo che sbarca oggi anche nell'Arte e nel Design. - Perchè anche a lui, il nuovo Mitrione, fondatore tra le altre cose di una rivista di moda a New York (E Trends Magazine), il pensiero liberale piace, la velocità di interagire, di cambiare, di trasformarsi della società americana rispetto a quella europea gli è congeniale. - I primi esordi d'oltreoceano risalgono al 1995, quando un suo lavoro diventerà il simbolo della lotta internazionale contro le malattie virali patrocinata dall'americana CDC (Centers of Disease Control and Prevention), o di quegli scatti ad un'allora presidente Clinton con in braccio una bambina fatti così da vicino alla base Nato di Aviano. - E proprio quel rapporto privilegiato con la base sarà per Stefano Mitrione l'anticamera per gli States - quì incontrerà un concetto della vita affine alle sue aspettative, e una pragmatica amicizia con l'effervescente attore di teatro Melvin Zuercher, che lo aiuterà a comprendere sogni e conflitti di una società tanto idealizzata e complessa come quella americana. - Arriviamo così al 1999 quando Zuercher ritornerà alla terra di origine, si sposerà ed avrà due figli, poi il divorzio, ed infine di lui non si saprà più nulla. - Le feste all'interno della base, le amicizie e la nipotina adottiva Fatima, figlia dei Marshall, andranno via via sfumando, non lasciando alcuna traccia di quel passaggio che gli segnò profondamente il modo di fare e di pensare. Tutto divenne improvvisamente stretto e soffocante, l'America nel mirino dell'Islam si avviava ad un'altra imminente recessione, mentre a Milano incontrava già galleristi, artisti e gente comune - si apriva così un fervido periodo espositivo di personali e collettive, installazioni e performance, fino a quel tragico incidente stradale avvenuto in autostrada nei pressi di Bergamo, alle 11 di sera, dopo un'inaugurazione alla galleria di Tina Parotti. Di quel periodo ancora tanti sogni infranti, i vernissage, l'incontro con la rock-star berlinese Hanin Elias, il gruppo elettro-rock Port-royal, la gallerista Anna Canali e Tina Parotti, gli articoli sulle riviste di tendenza, ma anche lo shock dello schianto in autostrada, la paura quindi di viaggiare anche in auto oltre che in aereo. Io stessa, da otto anni al suo fianco, lo spronavo assiduamente alla ricerca di una sua nuova dimensione, di un suo spazio speciale. Qualsiasi cosa, anche l'America con tutte le sue contraddizioni al seguito - la nostalgia degli anni spensierati trascorsi con gli amici d'oltreoceano diventava sempre più radicata, il pensiero liberale lo permeava, e New York con i suoi diecimila artisti e le migliaia di gallerie d'Arte lo attraevano in maniera incessante, al limite dell'ossessione. - E dopo alcuni tentativi falliti ci fù il concorso, quello fortunato, e il primo invito da parte di una celebre galleria newyorchese, la Limner (fondata nel 1987 a Manhattan), ad esporre in una mostra intitolata Fantastic Visions - era il Settembre del 2004, l'anno dell'ingresso negli USA dalla porta principale di un nuovo, nuovissimo Mitrione. Ci fù pure un ampio articolo sull' anticonformista (e anticostituzionale) Direct Art Magazine e a seguire altre mostre come Strange Figurations nel Settembre successivo ed altre recensioni sul Direct Art, le performance al Greenwich parking e ben due Direct Art Award consecutivi. Non mancarono neppure gli inviti da parte di fondazioni come il Bronx Museum of the Arts e lo Sculputure Center di Long Island, i primi collezionisti come Julian Fifer, Tim Slowinski - insomma questa è ancora l'America delle possibilità, l'America dei sogni divenuti realtà. Oggi Stefano Mitrione è accettato come uno di loro, un creativo quasi americano - le conversazioni telefoniche con il suo gallerista sono sempre più frequenti, si parla di politica, di valori sociali, ma anche di fatti molto personali come la famiglia, l'incompatibilità verso una società consumistica ai limiti. - Perchè alla Limner c'è di fatto un altra America, non quella dei Bush, di Obama o di Hollywood - non quella della globalizzazione o dei McDonald, ma un'America lacerata e divisa dalla recessione e dall'odio, dall'estrema ricchezza e dall'estrema povertà, da ideali più o meno falsi e ideali più o meno veri, l'ambiguità dei valori e la vacuità degli status contemporanei in genere. - Ma a quale America mirava Mitrione?. Oggi l'ha raggiunta ed in cima ad un parcheggio multi-piano di Greenwich Street a Manhattan campeggia la sua ultima performance digitale che richiama la bandiera multicolore della pace.
Fonte: http://americanissimi.blogspot.it/ / http://www.intopic.it/articolo/257432/
Fonte: http://americanissimi.blogspot.it/ / http://www.intopic.it/articolo/257432/
La mia storia Yankee
La mia storia mi lega fortemente agli USA da ormai vent'anni. Non sono repubblicano ma profondamente anticostituzionale, altrimenti non vi sarei sopravvissuto per un periodo così lungo.
1840
Antefatto
I Mitrione sbarcano in America e Ancestry dedica loro un libro "The Mitrione name in History"
I Mitrione sbarcano in America e Ancestry dedica loro un libro "The Mitrione name in History"
1984
Compro in edicola una rivista raffigurante in copertina la Trump Tower appena terminata, e gli USA entrano nel mio sangue. Anche la moglie non mi sembra affatto male, tutto quello che ha Trump mi piace e se tutto ciò si trova in America decido che quel Paese potrà essere anche il mio. In retro copertina una pubblicità della Permasteelisa che non esito a contattare lo stesso giorno
1988
Vengo assunto da Massimo Colomban presso Permasteelisa, gruppo industriale specializzato nella costruzione di grattacieli. Quattro anni al fianco del "Geometra" (1988-1992), per lui disegnavo le bozze dei grattacieli e realizzavo i modelli in scala. Quell'anno comprai pure una Maserati e la parcheggiai nel suo posto auto. Ma davanti a lui diventavo simile a Fantozzi.
Poco importava perchè l'Azienda puntava agli States e ai più alti grattaceli del Mondo.
Poco importava perchè l'Azienda puntava agli States e ai più alti grattaceli del Mondo.
1995
Un mio concetto di marketing supporta la ricerca contro le malattie infettive tropicali in pieno caso Ebola e con il supporto della CDC di Atlanta. Pure di fare l'Americano mi sarei preso una malattia infettiva e non mi tirai certo indietro quando mi chiesero di adattare un concetto di Marketing ad una mio dipinto di un'enorme orchidea velenosa. Purtroppo il dipinto è in Oklahoma e non ho più niente da mostrare.
1995
Circostanza
Scandalo Monica Lewinsky. L'America è grande in tutto pure nei fatti privati. Poverino lui nella sua ingenuità, c'è chi ha fatto molto più in grande nove fusi orari prima e venti anni dopo.
Scandalo Monica Lewinsky. L'America è grande in tutto pure nei fatti privati. Poverino lui nella sua ingenuità, c'è chi ha fatto molto più in grande nove fusi orari prima e venti anni dopo.
1996
Bill Clinton visita la Base di Aviano, io sono tra i fotografi accreditati con una Canon Eos 5000 bianca. Tutti guardavano la mia Canon 5000 bianca perchè nel Mondo ne avevano fatte solo 50. Le foto migliori me le hanno rubate.
1996
Le mie foto vengono pubblicate nella copertina e nelle pagine interne del Nord Est Time Magazine
1999
Finisce il mio periodo Nato durato tre anni
2003
Inizio le attività artistiche in New York presso la Limner Gallery come unico Artista Italiano rappresentato. Ho tentato varie volte in diverse gallerie fino che alla fine mi hanno preso alla Limner, la più anticostituzionale di New York.
Ho preso parte a otto mostre fino a quando sono diventato un punto di riferimento della galleria stessa. Alla Limner c'è di fatto un altra America, non quella dei Bush, di Obama o di Hollywood - non quella della globalizzazione o dei McDonald, ma un'America lacerata e divisa dalla recessione e dall'odio, dall'estrema ricchezza e dall'estrema povertà, da ideali più o meno falsi e ideali più o meno veri, l'ambiguità dei valori e la vacuità degli status contemporanei in genere.
Ho preso parte a otto mostre fino a quando sono diventato un punto di riferimento della galleria stessa. Alla Limner c'è di fatto un altra America, non quella dei Bush, di Obama o di Hollywood - non quella della globalizzazione o dei McDonald, ma un'America lacerata e divisa dalla recessione e dall'odio, dall'estrema ricchezza e dall'estrema povertà, da ideali più o meno falsi e ideali più o meno veri, l'ambiguità dei valori e la vacuità degli status contemporanei in genere.
2004
Lo statunitense Direct Art Magazine pubblica uno speciale sulle mie opere biochimiche e altre recensioni in altre tre edizioni. Solo a guardare questa rivista ti rendi conto di quanto siano spregiudicati gli Americani, molti di loro devono essere dei Serial-Killer ma i loro quadri fanno girare la testa e non finiresti mai di guardarli.
Veramente un ottimo progetto. Le mie congratulazioni
"AMY WILSON su E Trends Magazine - Director of E-BRAND CREA, AVALON CALIFORNIA"
Accattivante e iper-tecnologico interprete di un nuovo classicismo
"ALLAH KAREEM"
I love it... i suoi progetti sono semplicemente fantastici
"ANDREW BASILE NEW YORK"
... questo è come gli Artisti contemporanei esprimono la parte più responsabile e convincente della nostra cultura
"DIRECT ART MAGAZINE USA"
I suoi lavori sono veramente fantastici
"LIMNER GALLERY NEW YORK"
Un nuovo approccio alla moda e alla tecnologia , con una sensazione di intimità
"MARYANNE POLLOCK WASHINGTON"
I love it !
"OBI CYMATICA NEW YORK"
"AMY WILSON su E Trends Magazine - Director of E-BRAND CREA, AVALON CALIFORNIA"
Accattivante e iper-tecnologico interprete di un nuovo classicismo
"ALLAH KAREEM"
I love it... i suoi progetti sono semplicemente fantastici
"ANDREW BASILE NEW YORK"
... questo è come gli Artisti contemporanei esprimono la parte più responsabile e convincente della nostra cultura
"DIRECT ART MAGAZINE USA"
I suoi lavori sono veramente fantastici
"LIMNER GALLERY NEW YORK"
Un nuovo approccio alla moda e alla tecnologia , con una sensazione di intimità
"MARYANNE POLLOCK WASHINGTON"
I love it !
"OBI CYMATICA NEW YORK"
2004 e 2008
Due volte premiato al Direct Art USA Award.
In realtà il mio era il quinto premio sia nel 2004 che nel 2008.
In realtà il mio era il quinto premio sia nel 2004 che nel 2008.
2006
Satellite net performance al Greenwich Street Parking LLC, 10006 New York. Esiste non esiste nessuno lo sa. E' un parcheggio al quindicesimo piano se ben ricordo di un classico garage multi-piano Newyorchese. L'immagine è proveniente da Google Earth ma è stato dichiarato un falso.
2011
Porto a Venezia durante la 52a Biennale tre grandi artisti Americani oltre ad altri sette provenienti dal resto del Mondo
Tim Slowinsky è uno di loro. Tim Slowinky oltre ad essere un mio caro amico, ad ogni lutto ci inviamo i fiori, è secondo me un'Artista incredibilmente straordinario. Come lui nessuno sa raccontare meglio un Paese tanto controverso come l'America.
Tim Slowinsky è uno di loro. Tim Slowinky oltre ad essere un mio caro amico, ad ogni lutto ci inviamo i fiori, è secondo me un'Artista incredibilmente straordinario. Come lui nessuno sa raccontare meglio un Paese tanto controverso come l'America.
2013
Lancio E Trends Magazine con Obi Cymatica, stilista Neworkese per Jimmy Choo. Quando l'ho conosciuto era poco più che ventenne e lavorava da Jimmy Choo, poi si è messo in proprio con il suo nome e oggi mette le scarpe ai piedi delle celebrità locali (Newyorchesi). Quando gli chiesi di fare una rivista insieme ha subito accettato anche se all'inizio qualsiasi logo che gli proponevo non gli piaceva. Alla fine decisi io, una "E" e basta, iconica e stringata al massimo.
2016
Vi racconto questa storia per necessità (ego) personale dal momento che uno degli editori più influenti di questa testata sorrideva nel vedermi avviare verso la Cover più disastrosa e inconcepibile della nostra storia editoriale, aggiungendo: "Tu di politica ne sai meno di un'idiota convinto di essere un'extraterrestre, lascia perdere, non mettere Trump, e neppure lo speciale sulla Moscow Fashion Week".
Ivana Style, Women election day by Stefano Mitrione
E Trends Magazine non è di parte perché non si interessa di politica ma di costume, per la nostra testata l'importante è prevedere con un adeguato anticipo... e anche questa volta abbiamo anticipato di ben due giorni i risultati delle elezioni più controverse e squilibrate di sempre quando tutti gli altri le davano ormai per scontate. Abbiamo "candidato" un'Ivana Trump dal sorriso più incerto che mai, e con quel palese gesto delle dita quasi a celebrare una vittoria già (fin troppo) disputata, ...quella di Donald o la sua? ...Non si può certo capire cosa pensasse la nostra vera First Lady... (Una First Lady non può essere la terza moglie) ...durante questo scatto di Cindy Ord. Ma... come si sa... alla fine c'è sempre una donna che vince!. E se a vincere è lo stile inconfondibilmente Glam e inossidabilmente Excess di una donna come Ivana Trump, non ci resta che convalidare la nostra Cover per E Trends Magazine n°45/4 !
Stefano Mitrione (Editor in Chief)
Stefano Mitrione (Editor in Chief)